L’obbligo vaccinale in Italia è una possibilità. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. “Due giorni fa abbiamo superato il 70% di persone vaccinabili che hanno superato il loro ciclo, ma noi vogliamo insistere, vogliamo che questo numero cresca sempre di più” spiega, durante la conferenza, seguita alla firma di un memorandum sulla ricerca, le scienze mediche e le politiche dell’assistenza, con il Segretario alla Salute degli Stati Uniti, Xavier Becerra. “Per questo valutiamo, sin dai prossimi giorni, decisioni che possano portarci all’estensione dell’utilizzo del Green pass ad altri ambiti della vita delle persone. E per questo motivo non ci precludiamo anche la possibilità, resta una possibilità in questo momento, qualora ce ne fosse bisogno, di poter utilizzare anche l’obbligo di vaccinazione”.
Un obbligo, ha ricordato Speranza, “che la Costituzione consente con un’iniziativa di natura legislativa e che noi riteniamo sia uno strumento a disposizione del parlamento e del governo, ne caso in cui questo dovesse essere necessario”.
Il ministro della Salute, tornando poi alla conferenza di ieri del premier Draghi, ha sottolineato come “le parole, l’impianto, la linea direttrice indicata dal presidente del Consiglio” siano “la linea giusta, che parte da una grande consapevolezza: che il Covid è ancora un nemico insidioso e che i vaccini sono lo strumento fondamentale per provare a combattere contro questo virus. E quindi – ha sostenuto Speranza – la nostra spinta sarà molto determinata e molto forte per far salire ancora la percentuale di italiani vaccinati”.
“Abbiamo dato un messaggio molto netto e rigoroso. Io condivido, parola per parola, le parole del premier Draghi pronunciate ieri” sull’obbligo vaccinale “noi vogliamo far salire questa percentuale, questo significa che lavoreremo a estendere il Green Pass a nuovi ambiti e questo significa che valuteremo anche l’ipotesi dell’obbligo vaccinale. Quest’ultima l’abbiamo già resa esecutiva per un ambito della nostra società gli operatori sanitari. Dobbiamo valutare sulla base dei numeri se potrà servire estendere questo obbligo. È una possibilità che il Governo e il Parlamento hanno e che noi valuteremo con la massima attenzione. Ma il Governo manda un messaggio di grande forza e determinazione: non ci accontentiamo delle nostre percentuali e lavoreremo in tutti i modi possibili per alzarle ancora”.
“Ogni persona non vaccinata rappresenta un rischio in più” ha detto il ministro Speranza, rispondendo alla domanda dei giornalisti se i 3,5 milioni di over 50 non vaccinati siano una ‘bomba’ epidemiologica. “Tutte le statistiche che arrivano da tutte le parti del mondo ci segnalano che le ospedalizzazioni riguardano prevalentemente le persone non vaccinate e quando si ha anche un rischio legato alla fragilità, ad un dato anagrafico significativo il rischio sale ancora di più. Il mio appello è di continuare con insistenza con la campagna vaccinale”. “I dati italiani sono incoraggianti se paragonati ad altri Paesi del mondo – ha detto Speranza, parlando delle vaccinazioni – sono molto positivi. Ma dobbiamo insistere. Dove siamo arrivati non è sufficiente, dobbiamo lavorare perché il più alto numero di persone possa essere vaccinato”.
“La proposta dell’Italia” per il G20 Salute che si apre domenica, ha detto poi a margine della firma del memorandum per la ricerca tra Italia e Usa, “è un ‘Patto per Roma’ che avrà come primo grande obiettivo portare il vaccino a tutte le popolazioni del mondo. I Paesi più ricchi e forti devono farsi carico di sostenere e aiutare i paesi più fragili. Il vaccino non può essere un privilegio dei Paesi più ricchi e questo è il messaggio a cui lavoreremo in questo G20”.
“Con l’Italia abbiamo unità nella consapevolezza di fare meglio e di più – ha proseguito Becerra -. Noi attraverso questo memorandum intendiamo fare leva sui successi del passato per proiettarci nel futuro. Nessuno di noi vuole più trovarsi in una situazione come quella vissuta in questa pandemia e con le conseguenze che questa ha portato. Rafforziamo i nostri specifici rapporti: Usa e Italia hanno fatto molti progressi nella lotta al Covid e vogliamo condividere tutto questo con il resto del mondo”.
“Quando si forma un medico è un momento importante per il Paese ed è il Paese ad essere più ricco e il nostro Servizio sanitario nazionale a beneficiarne” ha detto, infine, il ministro Speranza rivolgendo nuovamente un “abbraccio e un ‘in bocca al lupo’” agli studenti che oggi hanno fatto i test per l’accesso alle facoltà di Medicina.