Nella Lega “non c’è tifoseria no vax e sì vax. Siamo per la libertà di scelta sul vaccino”. Matteo Salvini, leader della Lega, si è espresso così 24 ore dopo la conferenza stampa del premier Mario Draghi: ieri il presidente del Consiglio ha risposto “sì” alle domande sull’ipotesi di arrivare all’obbligo vaccinale e alla terza dose. “Io sono vaccinato e ho il green pass, non ritengo di imporre la mia scelta ad altri. Rimaniamo, come Lega, culturalmente e per convenienza per i cittadini, sostenitori della volontarietà e della libertà di scelta”, ha detto Salvini.
“Il green pass può essere una tutela per i grandi eventi, ma pensare di metterlo in metro a Roma alle 8 del mattino significa voler creare confusione e problemi”, ha aggiunto il leader della Lega. “In commissione ce l’hanno bocciato, lo riproporremo in aula: tu, Stato, fai di tutto per portarmi a vaccinare? Bene, però se ci sono danni mi risarcisci tu che mi stai portando a questa scelta, non sulla pelle dei cittadini”, ha detto ancora.
“Mio figlio sta andando adesso a vaccinarsi non perchè fosse convinto, ma iniziano gli allenamenti di calcio e avrebbe dovuto fare tre tamponi a settimana, 30 euro. Io non voglio un’Italia di ricchi e poveri, ma se lo Stato mi impone una cosa mi mette a disposizione gli elementi per andare avanti”, ha spiegato Salvini.