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Nuovo Dpcm 16 gennaio, le misure anticipate dal ministro Boccia

Niente più drink fuori da bar e locali dopo le 18, vietato l’asporto per evitare assembramenti. Sembra questa la priorità del governo per frenare l’ascesa della curva epidemica. Sul piano dell’esecutivo le misure che verranno introdotte a partire dal 16 gennaio sono in fase di studio, ma la strada è tracciata.

Rimarrà la divisione in fasce di rischio, ma verranno introdotte ulteriori restrizioni e sarà più facile retrocedere in zona arancione o rossa. Vietati gli spostamenti verso altre Regioni, anche nelle zone meno a rischio. Questi punti cruciali nei piani del governo, che studia anche una zona bianca, da attivare per le Regioni pronte a tornare alla normalità.

Lo ha spiegato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia al ‘Gr1’: “Alcune questioni con gli auspici e con gli appelli non hanno dato tutte le risposte che ci aspettavamo – ha detto il ministro – I casi di movida vanno sicuramente condannati e quindi ci sarà una limitazione dalle 18 in poi delle attività che consentono fuori dai locali la creazione di gruppi che sostano e che si assembrano. Stessa cosa vale per le cene a casa, noi speriamo che l’appello che ha funzionato tra Natale e Capodanno possa essere recepito anche nelle prossime settimane”.

Boccia conferma anche la limitazione di circolazione tra regioni: “Sarà anche confermata la limitazione di orario alle 22 su tutto il territorio nazionale. Confermata una divisione tra le fasce, zona gialla, arancione e rossa. In prospettiva ipotizziamo una zona bianca perché vorremmo tutti uscire il più presto possibile da questa condizione”.

ha spiegato ancora il ministro: “Questo Dpcm conferma le misure territoriali che ci hanno consentito di scongiurare almeno due lockdown nazionali’. Tra regioni c’è come sempre un clima di massima collaborazione, dobbiamo continuare a collaborare perché è l’unica strada che conosciamo per superare insieme la condizione in cui siamo”.