“Un passo in avanti per il nuovo Codice della Strada, dieci indietro per la sicurezza delle nostre città. Ci riesce difficile comprendere come la maggioranza della Camera abbia potuto avallare delle norme che compromettono la libertà di installare autovelox, l’efficacia del sistema tutor e la possibilità di abbassare i limiti sulle strade locali. Altrettanto lesa ne esce la mobilità sostenibile e le possibilità di muoversi con biciclette e monopattini.
Ci auguriamo che il Senato offra spunti più decisi di miglioramento di questo Codice, che allo stato attuale è un regalo ai velocisti e un vulnus a chi vuole vivere civilmente le nostre strade.
La direzione che dovremmo intraprendere è quella europea delle città a misura di pedone, con aree a 30 km/h, più marciapiedi, più ciclabili anche a doppio senso, più apertura verso tutte le modalità di mobilità dolce. Questo invece è un testo che va, è il caso di dirlo, contromano“.
Max