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Nuovi contagi: è evidente il progressivo peggioramento, si profila il rischio di nuove misure ‘mirate’

Sebbene non siamo ai livelli della cifra record dell’altro giorno, anche oggi, illustrando i dati raccolti dal ministero della sanità, la Protezione civile ha reso noto che nelle ultime 24 ore nel Paese sono stati registrati altri 1.695 nuovi casi ed addirittura 16 vittime.

E con le terapie intensive che sono tornate ad ‘affollarsi’ (nessuna emergenza, ma oltre i 100 oggi, dopo i 30 di inizio agosto, spaventa), oggi è giunto anche il report relativo al periodo 24-30 agosto, stilato dall’Iss (Istituto superiore di sanità), di concerto on il ministero della Sanità.

Monitoraggio Iss: “I nuovi casi continuano ad salire”

Ebbene, rivela il monitoraggio, “Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati” in Italia per la quinta settimana consecutiva, con un’incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (17-30 agosto) di 23,68 per 100mila abitanti, in aumento dal periodo 6-19 luglio e simile ai livelli osservati all’inizio di maggio. La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio)”.

Nello specifico, continua il report – che invita anche a rispettare sempre le regole anti-Covid – “si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/Provincia autonomac(17,6% nella settimana corrente)”.

Nuovi contagi scoperti con screening e contact tracing

Ed ancora, “Anche in questa settimana di monitoraggio sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 in tutte le Regioni/Province autonome. Nella settimana di monitoraggio il 39% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 29% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (27%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%). Quindi, complessivamente, il 68% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti“.

Nuovi contagi: monitorate 13 fra regioni e province autonome

Nella 13 fra regioni e province autonome che in quest’ultima settimana monitorata hanno evidenziato un evidente aumento di casi, prosegue il report, “continua a essere segnalato un numero elevato di nuovi casi e si osserva sostanzialmente un trend in aumento da diverse settimane. Questo deve invitare alla cautela, in quanto denota che nel Paese la circolazione di Sars-CoV-2 è sempre più rilevante“.

Nuovi contagi, cresce ancora l’età mediana: 32 anni

A dare a questa recrudescenze ondata di nuovi contagi una ‘lettura estiva’, dunque se vogliamo ‘festaiola’, è l’età mediana dei casi diagnosticati: 32 anni. Considerando che, la settimana precedente era dai 29 anni. Questo spiega che attualmente la virulenza è ad appannaggio delle fasce di età più giovani che, favoriti come dicevamo dal clima estivo, affollano in maggior numero – e con scarsa prevenzione – i luoghi di maggiore aggregazione.

Nuovi contagi: scoperti altri 649 focolai attivi nel Paese

Nel report viene anche rimarcato “il cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) osservato nelle settimane precedenti”. Ad esempio, in questi ultimi sette giorni sono stati censiti 1.799 focolai attivi, 649 dei quali nuovi. E tutto ciò, scrivono Iss e ministero della Salute, ”comporta un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus”.

Nuovi contagi: l’Rt nazionale ora è arrivato all’1,18

Premesso che, ovviamente, aumentando test e tamponi aumenta il numero delle persone trovate positive, riguardo “all’indice di trasmissione nazionale Rt, calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto – si legge ancora – è pari a 1,18 (95% intervallo di confidenza 0,86-1,43). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da Stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese”.

Tuttavia, tiene a precisare lo studio, ”Bisogna interpretare con cautela l’indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell’epidemia. Infatti l’Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza”.

Nuovi contagi: c’è allerta e non si escludono nuove misure

Certo non siamo ancora a livelli emergenziali tuttavia, in vista della piena ripresa delle attività lavorative e, soprattutto scolastiche, qualora la situazione non dovesse rientrare, inevitabilmente andrà ‘pensata’ una misura di contenimento. Oggi il premier Conte ha escluso la possibilità di un secondo lockdown, spiegando invece che potrebbe essere possibile intervenire con specifiche misure laddove necessario. Come spiega infatti anche lo stesso report, “La situazione descritta in questo report, relativa prevalentemente a infezioni contratte nella seconda decade di agosto 2020, conferma la presenza di importanti segnali di allerta legati a un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/Province autonome, e di essere pronti all’attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento…“.

Nuovi contagi: prestate massima attenzione alla prevenzione

E “Sebbene i servizi territoriali siano riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus viene ripetutamente segnalato un carico di lavoro eccezionale che rischia di compromettere la tempestiva gestione dei contatti, oltre che non assicurare le attività non-collegate a questa emergenza”, raccomanda quindi l’attento studio, “Si raccomanda alla popolazione di prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l’infezione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate, e durante periodi di permanenza in Paesi o aree con una più alta circolazione virale. In questi casi, si raccomanda di prestare responsabilmente particolare attenzione alle norme comportamentali di prevenzione della trasmissione di Sars-CoV-2, in particolare nei confronti di fasce di popolazione più vulnerabili”.

Ecco nel dettaglio oggi la situazione nelle regioni italiane

Max