Si sono incontrati a Mosca il premier greco Alexis Tsipras e Vladimir Putin, la visita di due giorni cade nel pieno delle negoziazioni di Atene con la Ue per il debito. Negoziazioni in cui Atene chiede a Berlino il risarcimento dei danni causati dalle truppe tedesche nella seconda guerra mondiale. Prima di vedere Putin, il capo del governo greco deporra’ una corona di fiori al memoriale del milite ignoto. Domani Tsipras incontrera’ anche il premier Dmitri Medvedev e terra’ un intervento all’università. “L’obiettivo della mia visita e’ cercare insieme di dare un nuovo via, un nuovo inizio ai nostri rapporti per il bene di entrambi i popoli” Ha detto incontrando Putin al Cremlino, e ha sottolineato che lo sviluppo dei rapporti bilaterali favorirà la stabilità e la sicurezza nella regione. Putin, invece, ha sottolineato le “radici spirituali comuni” tra Russia e Grecia, accomunate dalla fede ortodossa. “Mi fa piacere – ha detto – incontrarla alla vigilia della Pasqua ortodossa”, che cade domenica prossima. “Questa e’ la nostra festa comune. A questo proposito vorrei sottolineare il carattere particolare dei nostri rapporti, intendo dire proprio le nostre radici spirituali comuni”, ha aggiunto. In agenda, fa sapere il Cremlino, la cooperazione bilaterale nel campo economico-commerciale, degli investimenti, della sfera culturale e umanitaria, nonché le principali questioni di attualità internazionale. Dmitri Peskov, portavoce di Putin, ha detto che a suo avviso la questione di una rimozione dell’embargo alimentare a favore della Grecia sarà sollevata nei colloqui. Ieri il ministro dell’agricoltura russa, Nikolai Fiodorov, aveva annunciato che il governo potrebbe considerare di revocare l’embargo ad alcuni Paesi europei, come Grecia, Ungheria e Cipro. La stampa, sempre ieri, ipotizzava che Mosca potrebbe concedere prestiti e sconti sulle forniture di gas ad Atene. Questa via d’uscita dall’austerità europea farà ben sperare a tutti quei paesi in difficoltà come la Grecia e farà riflettere chi dall’alto impone condizioni così dure che rovinano le economie dei paesi.