Non c’è nulla da fare, dobbiamo fare i conti con un governo estremamente ‘pauroso’. Chissà, forse il terrore di perdere un illusorio consenso, a fronte di una maggioranza in continuo disaccordo, fatto è che quando ci sono da prendere decisione dure e ferme scoppia il caos. Se lo scorso anno – vista la novità rappresentata dal coronavirus – le responsabilità furono facilmente ‘scaricate’ sul Cts, con le chiavi del Paese in mano ai virologi, oggi che dovrebbe essere padrone della situazione l’esecutivo continua invece a tergiversare.
Così, prima il Dpcm con le misure restrittive per le feste, poi le ‘zone colorate’, come abbiamo visto, arginate in un batter d’occhio dai governatori delle regioni economicamente più virtuose, quindi lo stesso Conte che ha pubblicamente promosso il suo dubbio se allentare o meno la rigidità degli spostamenti fra comune nei giorni di festa.
‘Fortuna’ il segnale serio e responsabile della Merkel la quale, senza batter ciglio, ha praticamente blindato la Germania fino a metà gennaio.
Un segnale che ha rimesso in moto le perplessità degli scienziati i quali, da giorni predicano cautela, perché molto probabilmente di questo passo arriverà anche la terza ondata di contagi.
Così, grazie anche al pressing sul governo esercitato dal Pd (stavolta puntuale e coscienzioso), nelle ultime ore Conte & C. hanno quindi ‘preso coraggio’ e, stavolta ‘spiazzando tutti’, annunciato che molto probabilmente vi sarà non più un allentamento ma, un inasprimento delle misure. Come infatti espresso da una riunione interna al Pd: “Le misure indicate alcune settimane fa dal Governo per contenere la curva della pandemia stanno funzionando. Se la situazione in molte Regioni migliora è solo grazie a quelle misure di contenimento e a comportamenti coerenti e responsabili. Malgrado questo, il numero delle vittime e’ drammatico cosi come il numero complessivo dei positivi. Ora bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati e non tornare indietro. Per questo, alla luce di un sicuro aumento del rischio di assembramenti dovuto al periodo delle festività e alle raccomandazioni alla prudenza e responsabilità del comitato scientifico nazionale, occorre valutare l’adozione di nuove misure che garantiscano il contenimento dei contagi“
Dunque, dalla tarda mattinata, ha preso il via uno specifico vertice con il premier, i capi delegazione delle forze di maggioranza, diversi interni al Cts e la ministra dell’Interno Lamorgese. D’altronde, dopo aver visto le immagini del week end, con le strade dello shopping piene all’inverosimile, da Palazzo Chigi hanno affermato che stavolta “Un nuovo giro di vite è inevitabile, su questo siamo tutti d’accordo”. Ovviamente non si parla di un lockdown ma, in base ai monitoraggi condotti dagli scienziati, verrà sicuramente rivista la ‘mappatura’ delle zone colorate.
Stamane, cascando dal pero (ma cosa si aspettava?), il commissario Arcuri ha condannato il comportamento degli italiani nel fine settimana: “Ovunque nel Paese, c sono fotografie dei centri delle città con assembramenti insopportabili”.
Come dicevamo, ed oggi lo ha confermato anche l’ordinario di Malattie infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma, Roberto Capua, “Il rischio di una terza ondata esiste ed è concreto. Non siamo indovini, ma considerati i numeri attuali possiamo prevedere che eventuali disattenzioni a Natale le pagheremo con la terza ondata, che oltretutto rischia di sommarsi alla stagione influenzale”.
Un primo vertice aveva dato l’ok alle deroghe per spostamenti relativi soltanto ai piccoli comuni, quelli con 5mila abitanti, ed entro i 30 km. Ma per città e capoluoghi l’intenzione del governo è ora quella di porre un “irrigidimento delle disposizioni” guarda caso… sulle ‘stile Merkel...
Max