Nuova Zelanda Premier: in 10 giorni stretta sulle armi. E intanto gli Jihadisti sul web tuonano: Vendetta in arrivo molto presto. In Nuova Zelanda sono giorni di dramma e di dolore e di paura. Alle morti ed al sangue si aggiungono le polemiche e anche nuove minacce. Ecco perchè il primo ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern ha annunciato che entro 10 giorni sarà annunciata la riforme della legge sulla vendita delle armi. La premier ha anche dichiarato uninchiesta sui servizi di intelligence. Il killer bianco australiano autore della strage di Christchurch costata la vita a 50 persone non era del resto mai stato schedato.
Nuova Zelanda Premier: in 10 giorni stretta sulle armi. E Tarrant vuole difendersi da solo davanti ai giudici
Secondo alcuni, gli uomini degli 007 della Nuova Zelanda erano troppo presi dal controllare la comunità musulmana per prevenire rischi per la sicurezza. E intanto Brenton Tarrant, il ventottenne cittadino australiano arrestato per le stragi nelle due moschee in Nuova Zelanda, ha deciso di licenziare il suo avvocato per voler difendersi da solo davanti ai giudici. Lo dice il New Zealand Herald, sottolineando che ciò suscita il timore che Tarrant possa voler usare la sicura popolarità del processo in Nuova Zelanda per far sì da trasformarlo in uno strumento per la propaganda suprematista. Richard Peters, lavvocato dufficio che ha difeso Tarrant nella sua prima apparizione davanti ai giudici sabato, ha ammesso di aver saputo dal suo assistito assicurando che Tarrant gli è parso lucido e non mentalmente instabile, benché carico di convinzioni estremiste. La polizia cerca dei complici, come assicura il commissario di polizia, Mike Bush. La polizia antiterrorismo australiana ha aperto il campo ad almeno due perquisizioni in altrettante case nella provincia del New South Wales nellambito delle indagini sulla strage di Christchurch, in Nuova Zelanda in queste ore. “Obiettivo delle operazioni – ha detto la polizia – è ottenere materiale che possa servire alla polizia neozelandese nelle indagini. La famiglia di Tarrant, comunque, continua a collaborare allinchiesta“.