Posta al centro del mirino della nuova Nato, come una ‘minaccia’, dopo l’annessione di Svezia e Finlandia nella Nato, la Russia non può che ‘salutare’ nel peggiore dei modi la nuova ‘alleanza’ sancita dal summit di Madrid.
Così oggi a Minsk (nella Bielorussia), nel corso di una conferenza stampa, invitato a commentare gli sviluppi della nuova Nato, Sergei Lavrov (nella foto), ministro degli Esteri russo, ha dichiarato che “Una nuova cortina di ferro sta calando tra Mosca e l’Occidente”.
Anzi, ha poi voluto specificare il ministro degli Esteri russo, “Per quanto riguarda la cortina di ferro… essenzialmente sta già scendendo“.
Quindi, dopo aver tenuto a rimarcare che in questo senso “Il processo è già iniziato“, Sergei Lavrov ha così affrontato il capitolo relativo alle relazioni tra la Russia e l’Unione Europea che, ha tenuto a precisare, sono ormai inesistenti.
Il capo della diplomazia russa ha spiegato come, a suo dire, “l’Unione Europea ha distrutto il rapporto che era stato costruito nel corso di decenni tra noi e l’Ue“.
Tuttavia, quale serio rappresentante ‘dell’arte diplomatica’, Lavrov ha in qualche modo voluto inviare un messaggio all’Occidente – e nemmeno troppo ’criptico’ – affermando che, nonostante tutto, Mosca è ancora aperta ai negoziati: “Posso solo dire che d’ora in poi non ci fideremo né degli americani né dell’Ue. Faremo tutto il necessario per non dipendere da loro nei settori critici”
Max