Continuano, ancora senza alcun esito, le ricerche del corpo di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer, in provincia di Nuoro. Il giovane era inizialmente scomparso senza lasciare alcuna traccia, salvo poi scoprire che ad ucciderlo sono stati cinque coetanei per un debito di droga. Il corpo dovrebbe essere stato gettato in un lago della zona, dove si stanno concentrando ormai da settimane le ricerche degli esperti. Ieri sera cè stato un falso allarme sul ritrovamento di un corpo, ma la notizia non ha trovato riscontri. Stamani come ormai da una settimana, i Carabinieri del Comando Provinciale, con i colleghi dei cinofili e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna e il Nucleo Subacquei di Cagliari, hanno ripreso le ricerche al lago con la speranza di trovare i resti del povero 18enne e dargli una degna sepoltura. Ma anche per avere risposte dallautopsia che potrebbe chiarire alcuni dei tanti punti oscuri di questa macabra vicenda che ha sconvolto il Marghine e il Guilcer.
Lo scorso 11 settembre Manuel si era recato la stazione del pullman di Abbasanta (Or) da Cagliari, probabilmente per acquistare piccole quantità di hashish da rivendere nel Guilcer. Lì aveva un appuntamento con un gruppo di ragazzi con cui doveva sistemare un credito per una piccolissima partita di droga non pagata, meno di 500 euro. Attratto in trappola è stato invitato a salire su unauto verso il lago Omodeo, e lì, con cinica furia omicida, è stato massacrato. In cinque sono finiti in manette, tra i quali due minori, un ragazzo e una ragazza, che sarebbe la maggior indiziata di aver organizzato la trappola mortale per Manuel.
Immediatamente dopo aver sentito un dialogo captato con una microspia inserita nellauto del padre di un dei cinque arrestati, i Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Oristano, sono andati in Procura e hanno ottenuto i mandati di arresto per i 20enni Matteo Satta, Christian Fodde e Riccardo Carta e dalla procura dei minori per C.N. e la ragazzina G.C.
Messi sotto torchio i cinque hanno confessato, con dettagli raccapriccianti, e pare che volessero uccidere ancora. Il condizionale è dobbligo perché i Carabinieri e la Procura di Oristano, dinnanzi ad un caso così delicato, hanno innalzato una cortina di riservatezza impenetrabile. Ma le indicazioni che i Carabinieri hanno ottenuto negli interrogatori dei 5 si sono rivelate infondate. Il corpo di Manuele non si trova.