“Io e mio marito abbiamo preso il Covid. Voglio evitare strumentalizzazioni. Abbiamo avuto i sintomi tipici del Covid, non sappiamo come lo abbiamo preso”. Eccola Nunzia Alessandra, vicequestore della Polizia di Stato, salita agli onori delle cronache per la sua posizione di convinta ‘No green pass’, cautelativamente sospesa dal servizio, per aver espresso la sua posizione dal palco di San Giovanni, nel corso di una protesta organizzata nei mesi scorsi nella Capitale.
Attraverso un video che postato sul suo profilo Telegram, la poliziotta rivela quello che sta passando (tosse, febbre alta, dolori articolari e perdita dell’olfatto), ed aggiunge che “Dall’esperienza della mia famiglia ho imparato che le terapie, se la persona colpita da Covid è in salute, possono essere un’arma per tramutare una malattia che può essere tragica in una situazione totalmente affrontabile. E questo è confermato anche dai dati e dalla maggior parte delle persone colpite da questo virus”.
Molto attiva nell’ambito della protesta ‘No green pass’, recentemente ha organizzato una ‘protesta rosa’ a Firenze, ed i suoi canali social sono seguiti da migliaia di utenti. Tuttavia, tiene a rimarcare Nunzia, la malattia non basterà a fermarla infatti annuncia,”Quando sarò totalmente guarita tornerò alla mia attività perché vengano riconosciuti i diritti previsti dalla nostra Costituzione e tornerò a lottare per la libertà. Sono la prova che il Covid si può curare e nessuno può dire che non l’ho conosciuto”.
Max