(Adnkronos) – La ‘Notte dei ricercatori’ dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Is) ha assunto nel corso degli anni per un ruolo importante e anche quest’anno la Notte europea della ricerca ha rinnovato il dialogo tra scienza e cittadini. Come in passato, anche l’edizione 2022 ha avuto al centro i giovani e le scuole. “Ieri il Simposio internazionale sulla diagnostica per immagini digitale, che ha rappresentato l’occasione per presentare la Rete europea Euro-BioImaging, della quale fa parte la piattaforma Digital Imaging Multimodal Platform (Dimp), coordinata dal Dipartimento di Innovazione in Ingegneria e Fisica del Neuromed”. Lo sottolinea in una nota l’Irccs Neuromed di Pozzilli (Is). Ospiti il professor John Eriksson, Direttore della Esfri Euro-BioImaging, la dottoressa Linda Chaabane, Responsabile dell’area biomedica della Rete, ed esponenti del mondo scientifico, delle Università e delle Istituzioni.
Al centro del simposio le applicazioni e il futuro delle nuove tecnologie di diagnostica digitale, le frontiere che si stanno aprendo per la diagnosi sempre più precoce delle malattie. Ma anche l’occasione che la rete Euro-BioImaging rappresenta per i ricercatori europei. “Una rete – ha detto Chaabane – di 149 Centri che mettono a disposizione le loro tecnologie. Spesso le strumentazioni possono richiedere grandi investimenti, magari non alla portata di tutti i laboratori. Con Euro-BioImaging ricercatori di Paesi e discipline diverse possono utilizzare tecnologie che magari non hanno nelle proprie strutture. E la rete li facilita anche sostenendoli per gli spostamenti nel centro prescelto”.
“Le parole chiave di questa rete europea – ha spiegato Nicola D’Ascenzo, Responsabile del Dipartimento di Innovazione in Ingegneria e Fisica, che ha moderato l’incontro – sono interazione e cross-disciplinarietà. Sono idee, ma sono anche veri ‘strumenti’, a disposizione dei ricercatori per allargare i propri orizzonti. E sono anche parole che parlano di sogni, di prospettive che la scienza sta portando non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti i cittadini. È per questo che la presentazione di Euro-BioImaging nell’ambito della Notte Europea dei Ricercatori Neuromed rappresenta un tassello importante nel dialogo tra scienza e cittadini”.
“Il messaggio che ci arriva dalla nostra partecipazione a questa prestigiosa rete – ha commentato Emilia Belfiore, responsabile Ricerca e Sviluppo del Neuromed – è che la ricerca non ha confini. Ma non sto parlando solo di confini geografici, che possono essere varcati da giovani studiosi per sfruttare occasioni altrimenti difficili da avere. Sono anche i confini di settore, quelli che dividono le diverse discipline, che possono essere varcati per disegnare la scienza dei prossimi anni”.
I giovani presenti in sala hanno quindi potuto avere un panorama completo di una realtà scientifica in continua evoluzione. Ma la Notte dei Ricercatori è da sempre un momento per porsi domande più ampie. “Ai giovani – ha commentato Luigi Frati, direttore scientifico dell’Irccs Neuromed – vorrei dire una cosa molto semplice: conoscere, studiare, impegnarsi non serve solo a costruire la propria carriera: è un modo di entrare nella complessità del mondo, una complessità mai da temere, ma da abbracciare”.