Da tempo si continua a parlare delle bizzarrie della climatologia, come ormai noto, in gran parte condizionata dalla quantità di emissioni inquinanti immesse nell’atmosfera. Dunque con il passar del tempo, dopo aver metabolizzato il fatto che ‘non ci sono più le mezze stagioni’, ora ne stiamo pagando le amare conseguente assistendo ad una sorta di ‘subbuglio’, capace di rovesciare totalmente luoghi e temperature. Dunque, mentre da noi si continua ad aspettare l’ondata artica e la neve a basse quote, anche oltre i confini nazionali vi sono paesi in ostaggio delle follie climatiche.
Un clima piacevole ed inedito… che ha le ore contate
E’ il caso della ‘rigida’ Norvegia, dove neve e freddo non mancano mai eppure, rivelano le cronache, qui era da tempo che non si registrava un inizio anno così ‘mite‘.
Nello specifico, la ‘rodata’ Sunndalsora – località occidentale del Paese – è tornata nuovamente a catturare le attenzioni della comunità scientifica dopo che, nel 1998 segnò il dicembre più caldo di sempre (18,3 gradi) e, poco dopo, nel febbraio 1990, la vicina cittadina di Taford segnò i 19 gradi di temperatura!
Ora, al di la del fatto che entrambe le città sorgono nella contea di More og Romsda, esponendole maggiormente ai valori termici dei continui e differenti venti, tuttavia i 19 gradi registrati in questi giorni hanno ‘piacevolmente’ impressionato la popolazione.
Secondo gli esperti climatologi l’eccezionalità delle temperature di queste settimane è proprio da attribuire ai cosiddetti ‘venti di Fohn’, che continueranno a soffiare sul paese ancora fino a domani. Poi, hanno previsto i meteorologi, arriverà una nuova perturbazione che riporterà la Norvegia alle consuete rigidità climatiche. Staremo a vedere…
Max