(Adnkronos) – La fuga di gas dal Nord Stream 1 e 2 ha portato la presenza di metano su Svezia e Norvegia a livelli record. Lo riferiscono i media svedesi e norvegesi, che parlano di ‘grande nube’ di circa 40 mila tonnellate di metano, come emerge dalle osservazioni svolte da diverse stazioni di terra della Icos (Integrated Carbon Observation System).
La nube, secondo le previsioni degli esperti, potrebbe arrivare anche in Italia, ma senza pericoli per l’uomo. Ad assicurarlo è il presidente Sima, la Società italiana di medicina ambientale (Sima), Alessandro Miani. “Non c’è nessun pericolo per l’uomo dalla nube di metano” generata dalla fuga di gas dai gasdotti Nord Stream, dice all’Adnkronos Salute, spiegando che “questo perché è ad altezze che non ci riguardano. Il problema potrebbe essere per l’impatto sul cambiamento climatico, visto che inciderà anche se meno, una decina di anni, rispetto alle emissioni di anidride carbonica”.
Intanto, secondo la Guardia costiera svedese, la quantità di gas che sta fuoriuscendo dalle falle scoperte sui gasdotti sta diminuendo. Le quattro perdite si trovano vicino all’isola danese di Bornholm nel Mar Baltico e sono tutte in acque internazionali, due nelle zona economica esclusiva svedese e due in quella danese. Tre delle quattro perdite si trovano a pochi chilometri l’una dall’altra.