A parte la notizia che ha nevicato nella Capitale, fatto di per se già rilevante, in realtà ciò che salta gli occhi – ovviamente in negativo – è ancora una volta il ’mare di disagi’ seguiti ad un’allerta ampiamente anticipata. Come ha giustamente commentato il Codacons: ’’Non è possibile che nel 2018 una metropoli si fermi per una nevicata, tra l’altro ampiamente prevista da diversi giorni. Una fortissima riduzione degli autobus in circolazione, dovuta al fatto che possono circolare solo i mezzi dotati di gomme termiche, e il caos più totale sulle strade con ripercussioni dirette per i cittadini, impossibilitati a spostarsi e a raggiungere i luoghi di lavoro”. Il quadro che ne è seguito, a far da contraltare alla gioia dei bambini, disegna un quadro a dir poco davvero desolante: treni cancellati (l’alta velocità ha registrato ritardi medi di 150 minuti) , voli a rischio, alberi caduti (a Testaccio addirittura all’interno di un parco giochi, per altro aperto), scuole chiuse, pendolari stipati nelle pensiline in balia di attese infinite e, tanto per non farci mancare nulla, addirittura difficoltà anche nella messa in onda dei programmi tv. Oltretutto, se la metro – letteralmente assaltata – ha funzionato, pochissimi invece i bus in servizio (non tutti avevano infatti le gomme termiche a disposizione), e tram per lo più fermi. Inevitabile poi le ripercussioni ’politiche’, scaturite in veri e propri attacchi all’amministrazione capitolina, in queste ore in mano al vicesindaco Luca Bergamo, perché la Raggi è in Messico per una conferenza sul clima.
M.