Se recenti sondaggi condotti fra gli americani sembrerebbero non premiare le sue aspirazioni presidenziali, a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci hanno pensato addirittura cinquanta ex funzionari repubblicani. “Nessuno di noi voterà Trump“, hanno scritto in una lettera pubblicata dal ’New York Times’, i cinquanta ex alti funzionari esperti di sicurezza e politica estera che hanno servito sotto le amministrazioni americane. Va però comunque specificato che i 50 ex funzionari non intendono per questo favorire lascesa della candidata democratica: “in molti hanno dubbi su Hillary Clinton, proprio come molti di noi, ma Donald Trump non è la risposta alle sfide impegnative che ha davanti l’America e a queste elezioni cruciali: siamo convinti che nello Studio Ovale sarebbe il presidente più irresponsabile nella storia americana”. E, a tre mesi dal voto, hanno scelto di ribadirlo mettendo nero su bianco: “Noi sappiamo quali sono le qualità che sono richieste ad un presidente degli Stati Uniti”, affermano, sottolineando come il candidato repubblicano manchi di “carattere, valori, esperienza” per essere alla Casa Bianca. “A differenza di altri presidenti che avevano un’esperienza limitata di politica estera, Trump non ha mostrato alcun interesse a prepararsi nelle cose del mondo, sostengono i firmatari, tra i quali figurano anche l’ex direttore della Cia Michael Hayden, gli ex segretari alla Sicurezza interna Michael Chertoff e Tom Ridge, gli ex rappresentanti per il commercio Carla Hills e Robert Zoellick, ex funzionari del dipartimento di Stato come Eliot Cohen e Philip Zelikow . A loro avviso il tycoon newyorchese “continua a fare sfoggio di un’ignoranza allarmante sui fatti fondamentali della politica internazionale contemporanea”. Di fatto, la sua elezione, avvertono , metterebbe “a rischio la sicurezza nazionale del Paese e il suo benessere”. Trump “indebolisce l’autorità morale degli Stati Uniti come leader del mondo libero, sembra che gli manchi la conoscenza fondamentale e il credere nella costituzione degli Stati Uniti, nelle leggi americane, nelle istituzioni americane, nella tolleranza religiosa, nella libertà di stampa e nell’indipendenza della magistratura. Per gli ex funzionari il candidato repubblicano è “incapace di tollerare le critiche personali”, ed ha inoltre “allarmato i nostri alleati più stretti a causa del suo comportamento capriccioso” e tutto questo “è pericoloso in un individuo che vorrebbe diventare presidente e comandante in capo, con la responsabilità dell’arsenale nucleare americano”.
M.