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“Non accetto che questo governo finanziando la morte degli ecosistemi”, il blitz di ‘Animal Ribellion’ a Montecitorio

Questa mattina un attivista di ‘Animal Rebellion’ (Ribellione Animale) ha scavalcato le transenne antistanti il palazzo del Parlamento, in Piazza Montecitorio, tenendo in mano un cartello con la scritta “STOP SUSSIDI PUBBLICI AGLI ALLEVAMENTI”.

La protesta, è stato poi spiegato, si inserisce nel contesto di una campagna nazionale, “Futuro Vegetale”, iniziata il 31 marzo con delle azioni coordinate all’interno di alcune catene della Grande Distribuzione Organizzata.

La protesta e le richieste di Animal Rebellion’: una “transizione verso un sistema alimentare a base vegetale. Basta allevamenti e zootecnica”

 

Nello specifico gli attivisti chiedono al Governo una transizione verso un sistema alimentare a base vegetale, alla luce del significativo impatto climatico ed ecologico dell’industria zootecnica in Italia e nel mondo.
E tra le misure possibili da mettere in atto, in cima alle richieste, la rimozione dell’IVA al 22% sulle alternative a base vegetale dei prodotti di prima necessità, sospendere l’apertura e l’ampliamento di nuovi mattatoi e allevamenti, e usare invece i sussidi attualmente destinati all’industria zootecnica per aiutare le aziende nella transizione agroecologica.

 

La protesta e le richieste di Animal Rebellion’: “Mi rifiuto di stare a guardare mentre gli ecosistemi vengono devastati e la crisi climatica si abbatte sui nostri territori”



Come ha poi riferito ai media presenti dopo essere stato identificato dalle forze dell’ordine, Geo, l’attivista di Animal Rebellion, “La zootecnia rappresenta la più grande minaccia alla biodiversità in Italia e sul Pianeta, eppure questo settore continua a ricevere miliardi di euro in sussidi pubblici, soldi provenienti dalle tasse dei cittadini. Io mi rifiuto di essere complice di questo sistema di produzione, mi rifiuto di stare a guardare mentre gli ecosistemi vengono devastati e la crisi climatica si abbatte sempre più violentemente sui nostri territori”.

 

La protesta di Animal Rebellion’, Geo: “Non voglio accettare che questo governo stia finanziando la nostra morte e quella degli ecosistemi che ci permettono di vivere”

 

Dunque, ha poi concluso l’attivista solitario, “Non posso credere, non voglio accettare che questo governo stia finanziando la nostra morte e quella degli ecosistemi che ci permettono di vivere.” E si tratta di un tema trattato scarsamente, denuncia Geo: “La luce dei riflettori mediatici è concentrata sulla questione energetica, ma le emissioni del sistema alimentare attuale sono sufficienti, da sole, a spingerci nel baratro del collasso climatico. È ora di agire.”

Max