Due settimane fa in molti, pensando alla trasferta nel ’tempio’ di Stamford Bridge, non potevano certo prevedere una gara di tale intensità da parte dei giocatori giallorossi. L’andata del match di Champions League contro il Chelsea terminò inffatti con un generoso 3-3, ed è stata addirittura la Roma ad avere più di qualche ercriminazione per non aver portato a termine la clamorosa vittoria. Domani allo stadio Olimpico avrà luogo il ritorno ed il Mr Eusebio Di Francesco rassicura i suoi tifosi: “Siamo tutti pronti, voglio un pubblico straordinario, sono sicuro che la squadra darà il massimo. Dico che non abbiamo giocato il tutto per tutto, ma per quella che è la nostra identità – ha spiegato il tecnico nel corso della conferenza stampa – Voglio la stessa mentalità delle altre gare, in cui potevamo fare qualche gol in più. La mentalità deve essere la stessa, deve essere un punto di partenza”. Ovviamente l’11 che scenederà in campo è ancora avvolto nel mistero, anche se all’appello dovrebbero rispondere i ’migliori’: “Potrebbero rigiocare gli stessi di sabato – anticipa Di Francesco – tranne Radja Nainggolan che giocherà sicuramente dall’inizio. Dove giocherà lo valuteremo, non voglio dare vantaggi a nessuno. Non saprete la formazione, per il resto vedrete tutto domani. D’accordo il turnover ma metterò in campo la squadra che riterrò più opportuna. Defrel sarà convocato? Lo valuterò oggi, sia lui che Manolas. Dopo l’allenamento vedrete se ci saranno. All’andata – ha poi commentato il mister, invitato a commentare il Chelsea – ha giocato col 5-3-2 o 3-5-2. Per quello che ho visto, credo che possa giocare coi due trequartisti penso con un 3-4-2-1, poi domani magari ci stupirà e non viene a dircelo a noi. All’andata avevo preparato entrambe le situazioni, sapevo che poteva giocare così anche a gara in corsa. Dovesse rientrare Kanté potrebbe cambiare qualcosa”. A chi gli fa notare l’efficiente solidità difensiva raggiunta dai suoi ragazzinelo corso delle ultime gare, l’allenatore abruzzese spiega che, “Ho cambiato in fase difensiva, prima facevo la zona in ogni situazione. In base alle abitudini opto per una marcatura a uomo. Questo non significa che in determinate gare non possa cambiare, ma non bisogna improvvisare e bisogna dare garanzie. Sulle palle laterali siamo sempre a zona. La grande forza della squadra è concedere pochissimo. Di Alisson ricordo la grande parata su Masina, per altre situazioni non lo ricordo impegnato. Questo significa che stiamo lavorando bene sul blocco squadra ed è un aspetto positivo”.Il mister giallorosso tiene però a sottolineare il buon momento generale delle squadre italiane impegnate in Europa, consce di aver finalmente acquisito la mentalità giusta per giocarsela fuori dei confini nazionali: “Il sistema calcio italiano credo che stia crescendo. C’è una mentalità più offensiva, il fatto di stare nell’altra metà campo significa allontanare gli avversari dalla tua porta. Mettersi sotto la traversa non può essere un vantaggio, io ho il pensiero di stare il più possibile dall’altra parte”.
M.