In un – purtroppo – improbabile futuro, rispetto ad oggi il mondo è totalmente capovolto. Ora i paesi africani sono i più ricchi della Terra, di contro, quelli europei, svuotati da lunghi anni di recessione economica, di crisi climatica, e da numerose guerre, sono diventati ormai invivibili. Dunque, ogni giorno una massa sempre più crescente di profughi tenta di lasciare la miseria degli Stati del Nord del mondo in cerca di un futuro migliore. In questo drammatico contesto di fame e speranza, si sviluppa la storia di Teresa, una donna tutto sommato fortunata, visto che molti anni prima – superando difficoltà indicibili – fuggendo dalla Germania è riuscita a giungere in Africa, stabilendosi nella Sierra Leone. Divenuta mamma giovanissima, oggi a 42 anni Teresa sta per diventare addirittura nonna. Nelle ore che precedono latteso parto, la donna traccia un bilancio della sua dura e sfortunata vita: la miseria, il viaggio in barcone dalla Sicilia, le violenze, i soprusi; tutto solo per poter riuscire ad assicurare ai suoi figli una terra dove poter sperare di sopravvivere in pace
A raccontare questo originale e geniale romanzo inverso è Nicola Brunialti, geniale pubblicitario poi divenuto autore (è un fido collaboratore di Paolo Bonolis), quindi sceneggiatore (cinema e uno spettacolo per Cristicchi, con il quale ha collaborato anche nel recente Sanremo). Probabilmente grazie anche al sangue di scrittore che gli scorre nelle vene ( non a caso è pronipote di Alessandro Manzoni), ora Nicola presenta questo bellissimo Il Paradiso alla fine del mondo, romanzo edito da Sperling & Kupfer (pagg. 256 euro 16,90), disponibile anche nella versione ebook. Da leggere assolutamente
Max