Le Autonomie, così come gli Europeisti (ma era previsto nella ‘conta’), hanno rinnovato il loro appoggio a Conte. E se Renzi ribadisce che è il caso di affidarsi al Capo dello Stato, l’ex premier è rimasto amareggiato ‘dall’andata e ritorno’ di Vitali che, stamane, dopo aver dichiarato di voler lasciare Forza Italia per approdare sulla sponda apposta, poco dopo ci ha ripensato. Dunque, come dicevamo, allo stato dei fatti, l’attuale maggioranza non sembra essere ancora riuscita a catalizzare su di essa l’adesione sperata.
Nel frattempo al Quirinale si susseguono le consultazioni e, poco fa, è stata la volta di Emma Bonino.
“Non sosterremo un tentativo di proporre un governo con l’attuale presidente del Consiglio, perché se è vero che serve una svolta, un rilancio, non possiamo sostenere la semplice continuità del presiedente del Consiglio”, chiarisce subito la leader e portavoce di Più Europa-Azione e Radicali italiani davanti al Presidente Mattarella. “A maggior ragione – ha poi proseguito – dopo il tentativo di dare vita al suo sostegno in modo piuttosto contraddittorio e disordinato di un Gruppo parlamentare senza alcuna coerenza politica, che utilizza come mero schermo il richiamo all’europeismo. Azione e Più Europa sono impegnate nella costruzione di un progetto inclusivo aperto a rappresentanze di forze riformatrici, profondamente europeiste”.
Incontrando poco dopo i giornalisti, la Bonino ha spiegato che “Abbiamo manifestato al Presidente Mattarella con chiarezza che non siamo disponibili a nessun tipo di continuità che ha già dimostrato tutta la sua debolezza, per non dire peggio, ma siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale nuovo presidente incaricato, che abbia un autorevole profilo europeista e riformatore in grado di raccogliere una maggioranza più ampia di quella attuale, coinvolgendo le forze che al Parlamento europeo che sostengono il lavoro della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen”. Dunque, ha poi aggiunto, ”Per noi è indispensabile una svolta nell’attività governativa, nella gestione del piano vaccinazioni, sulla questione dei fondi europei che rischiamo di perdere“.
Inoltre, rivela infine la Bonino, “Conte ha telefonato anche a me come a tutti. Io sono educata, rispondo, e so cosa rispondere. Più Europa ha una connotazione veramente europeista. Quello è un gruppo senza nessun collante. Ci sono responsabili la mattina che il pomeriggio poi cambiano idea… I senatori in prestito? Dal punto di vista parlamentare possibile, politicamente inaccettabile”.
Max