Ancora un piccolo grande progresso per Noemi, la bimba di 4 anni ferita da un proiettile vagante a Napoli durante un attacco camorristico in piazza Nazionale. Dopo un mese la bambina può finalmente abbandonare la sala asettica del reparto di rianimazione: questo vuol dire che il recupero procede a gonfie vele, e la piccola potrà finalmente ritornare a contatto con i propri genitori.
Aggiornamento ore 8.30
Un cambio importantissimo anche psicologicamente per la piccola Noemi. Come anticipato questa mattina, i medici hanno disposto che la bambina venga spostata dalla terapia intensiva al reparto generale: ora avrà la possibilità di stare con i genitori e di giocare, dopo 25 giorni di calvario fra la vita e la morte, in seguito all’operazione eseguita al Santobono di Napoli per l’estrazione della pallottola che le aveva perforato i due polmoni e fratturato una vertebra ed una scapola.
Aggiornamento ore 10.30
Il percorso di riabilitazione della piccola Noemi può iniziare dopo la Tac di controllo, eseguita all’ospedale Santobono di Napoli, che ne ha confermato i progressi ed ha consentito alla bambina l’uscita dalla terapia intensiva.
Da adesso Noemi entrerà in una nuova fase, della durata di qualche giorno, che consisterà in un periodo di assistenza riabilitativa. Dopo sarà il momento di iniziare la riabilitazione reale.
Nel frattempo rimane in carcere Armando del Re, l’uomo accusato del ferimento di Noemi. Il 28 è figlio di un capoclan impegnato nel traffico di stupefacenti, ed è sotto indagine insieme al fratello di appena 18 anni.
Aggiornamento ore 12.30