Come speso capita, fra i due ‘litiganti’ il terzo gode. Intendiamoci, in questo caso non c’erano due litiganti e tantomeno, dei pretendenti ma, in merito a quanto fatto nel corso dell’ultimo anno, due credibili candidati: l’Oms e la ‘battagliera ambientalista’, Greta.
Tuttavia, ancora una volta (capita spesso), il presidente del Comitato norvegese per il Nobel, erit Reiss-Andersen, ha sorpreso tutti annunciando che il Premio Nobel per la Pace 2021 sarà invece assegnato ai due giornalisti, Maria Ressa e Dmitry Muratov, spiega il Comitato via Twitter, “per l’impegno profuso nel salvaguardare la libertà di espressione, che è una precondizione per la democrazia e una pace duratura”.
Quello di quest’anno è il Nobel per la Pace numero 102 da quando, nel 1901, venne istituito.
In questo lasso di tempo, tale onorificenza ha premiato il lavoro di 25 organizzazioni, e di ben 17 donne.
Sempre legato al Nobel per la Pace, come non ricordare l’edizione del 1973 quando, insignito, il vietnamita Le Duc Tho annunciò la sua rinuncia a ritirarlo… Un gesto ‘forte’ anzi: ‘politico’, che costò all’uomo anche una ‘cara’ rinuncia, in quanto il riconoscimento prevede anche un premio in denaro che ora si aggira intorno ai 900mila euro…
Max