Il premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina 2021 è andato a David Julius e Ardem Patapoutian per le loro scoperte dei recettori per temperatura e tatto ma c’è delusione da parte di alcuni esperti per il mancato riconoscimento a chi ha inventato la tecnica alla base dei vaccini anti-Covid a mRna.
“E’ una grande delusione, forse è passato il tempo anche per questo riconoscimento”, commenta all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. “Nel senso che, con quello che è successo negli ultimi 2 anni, non essere reattivi e non avere la capacità di dare il premio a chi ha inventato la tecnica alla base dei vaccini anti-Covid a mRna rende questo premio desueto e anacronistico”, osserva l’esperto.
Bassetti fa riferimento a Ugur Sahin, amministratore delegato di BioNTech, che insieme alla moglie Özlem Türeci ha sviluppato il vaccino anti-Covid a mRna. “Oggi per lui e la moglie ci sono altri riconoscimenti più importanti e lo dico da scienziato – sottolinea l’infettivologo – Chi ha sviluppato la tecnologia a mRna per il vaccino contro il coronavirus ha ottenuto più di un premio, il grandissimo plauso del mondo perché hanno salvato la vita a milioni di persone”.
“Mi pareva più che meritato” un premio Nobel legato “al tema del Covid, ma l’Accademia ha i suoi ritmi e riti, e gli svedesi sono piuttosto freddi anche nei confronti della pandemia” commenta all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica di Roma.