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No-vax: “Un ticket da pagare in caso di ricovero in terapia intensiva” suggerisce la dottoressa Capua

Un intervento, quello sul Corriere della Sera, firmato oggi dalla professoressa Ilaria Capua, che ha immediatamente suscitato l’alzata di scudi da parte dei ‘no-vax’: “Ai non vaccinati per scelta – ovvero coloro che rifiutano di assumere una misura di salute pubblica necessaria a tenere l’emergenza sotto controllo, e di conseguenza uno strumento essenziale per mantenere in equilibrio il sistema sanitario nazionale – si potrebbe immaginare di proporre una piccola franchigia, per non dire ticket, in caso di ricovero Covid che vada a coprire almeno i costi ‘non sanitari’ dell’ospedale: letto, biancheria, mensa , servizio di pulizia, utenze“.

Insomma, propone la direttrice dell’UF One Health Center dell’Università della Florida, sarebbe forse il caso chenon vaccinati “per scelta” contro il coronavirus, pagassero un ‘ticket’ in caso di ricovero.

Capua: “In cambio della libertà di scegliere se vaccinarsi o no un contributo sul ricovero in terapia intensiva”

“In cambio della libertà di scegliere se vaccinarsi o no – argomenta ancora la professoressa Capua – si potrebbe chiedere un piccolo contributo rispetto al costo totale del ricovero in terapia intensiva. Si tratterebbe soltanto di 1.000-2.000 euro al giorno. Sì, al giorno. Il resto, ovvero i costi di infermieri, medici, medicine ed altro necessario alla cura, sarebbero esclusi dal computo perché quelli ce li passa lo Stato. Per ora, e fintanto che il sistema non finisca dissanguato…”.

Max

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Max Tamanti