Era al settimo mese di gravidanza e non si era vaccinata: adesso lotta tra la vita e la morte in terapia intensiva. Una donna di Carrara è stata sottoposta a un parto con cesareo per salvare il suo bimbo nato prematuro ma ora in gravi condizioni.
Nei giorni scorsi la donna ha avuto i primi sintomi Covid: raffreddore, tosse insistente, febbre e infine l’impossibilità di respirare. Da qui il ricorso al medico e la corsa in ospedale con l’ambulanza del 118. Al pronto soccorso del Nuovo ospedale Apuane di Massa si sono subito accorti che non sarebbe bastato un semplice ricovero. Così è stato deciso di trasferire la donna al reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale della Versilia, dove un’equipe specializzata ha preso in consegna il delicato caso.
Viste le gravi condizioni e la polmonite bilaterale in corso, racconta “La Nazione”, è stato deciso immediatamente il parto cesareo. Così il bambino al settimo mese, nato malato di Covid, è stato tolto dal grembo della madre e messo in incubatrice. La donna è stata invece intubata e ricoverata in terapia intensiva.
Problematiche le condizioni del neonato per le difficoltà a essere intubato e per le complicanze nel trattare un malato di Covid di così piccole dimensioni e in così tenera età. Si è tentata anche la via del casco per poter consentire al piccino una forma di respirazione. Così il bambino, racconta sempre “La Nazione”, ha intrapreso una lotta fra la vita e la morte seguito da uno staff medico di prim’ordine che cerca di aiutarlo nella sopravvivenza. Un caso quantomai delicato dal momento che il bambino nato prematuro era già malato di Covid. Adesso i sanitari del Versilia stanno seguendo ogni protocollo per salvare madre e bambino.