“Sono in contatto con i no vax, so che non sono violenti, ma da triestina penso che quelle manifestazioni siano state un incredibile, straordinario focolaio ed è una cosa molto pericolosa, considerando che c’è ancora una percentuale relativamente alta di non vaccinati”. Giovanna Botteri commenta così con l’Adnkronos la decisione del governo di vietare nella sia città natale, Trieste, le manifestazioni contro il green pass fino al prossimo 31 dicembre. “Dico pericolosa perché ha portato a ricoveri straordinari in ospedale, e so che gli ospedali sono disperati perché non hanno letti a sufficienza -spiega l’inviata Rai- Ci sono stati più di 800 contagi nell’ultima settimana, e la città, che stava ripartendo, rischia di ripiombare in zona gialla”.
Di fronte “alla possibilità che una persona si ammali e non possa curarsi perché, nel suo ospedale, della sua città, non trova posto -osserva la Botteri- credo che la decisione sia necessaria, nel rispetto e nella considerazione della libertà di tutti”. Quello di un incremento incontrollato dei contagi “è un rischio oggettivo -è l’analisi della giornalista- perché l’allarme è stato lanciato dagli stessi ospedali. Ci avviamo verso l’ìinverno e la stagione fredda, che già di per sé comporta un rischio in più per le malattie respiratorie”.
Sul supposto pericolo che il governo limiti in questo modo il diritto costituzionale di manifestare, “il rispetto e la libertà sono anche quelli di rispettare chi si vuole curare”, scandisce la Botteri. Che aggiunge: “Io ho visto una manifestazione a Roma sulle proteste per l’inizio del G20. Erano tutti con le mascherine e a distanza di sicurezza. A Trieste, tutti senza mascherina e senza distanza di sicurezza. Se vuoi garantirti la libertà di manifestare, devi rispettare le regole, perché se poi diventa un rischio, la linea rossa del pericolo è oltrepassata”, conclude.