(Adnkronos) – “Teppismo”. Così il Cremlino ha bollato il gesto di Marina Ovsyannikova, la giornalista che ha interrotto il tg della tv russa Canale 1 mostrando un cartello in cui chiedeva la fine della guerra in Ucraina (Video). “La trasmissione in diretta di qualsiasi canale televisivo è una dimensione speciale, in cui c’è una responsabilità specialmente per coloro che ci lavorano”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, precisando che il Cremlino non si sta occupando del caso. La giornalista sarebbe stata arrestata e interrogata. La Federazione europea dei giornalisti (Efj) oggi ha chiesto il “rilascio immediato” di Ovsyannikova. “L’Efj rende omaggio al coraggio di Marina Ovsyannikova che ha agito come una vera giornalista nonostante la censura imposta dal Cremlino e la macchina propagandistica del regime di Putin”, ha affermato il segretario generale dell’Efj, Ricardo Gutiérrez.
Stamattina, i legali non erano ancora riusciti a entrare in contatto con la giornalista. “Dopo 10 ore gli avvocati non sono ancora riusciti a trovare Marina Ovsyannikova” secondo il sito dissidente bielorusso Belsat, riportando fonti russe.
Prima del suo gesto la donna aveva registrato un messaggio in cui definiva quello che sta accadendo in Ucraina “un crimine, la cui responsabilità ricade solo su un uomo, Vladimir Putin”. La Ovsyannikova – che ha ricordato di avere un padre ucraino e una madre russa – ha ammesso di “vergognarsi” per aver lavorato per la tv russa negli ultimi anni “portando avanti la propaganda del Cremlino, permettendo alla gente di mentire dagli schermi televisivi e trasformando in zombie il popolo russo”. Dopo avere ricordato come i russi hanno taciuto nel 2014, in occasione dell’annessione forzata della Crimea, e davanti all’avvelenamento di Navalny, la giornalista riconosce che “l’itero mondo ci ha voltato le spalle e non basteranno dieci generazioni di nostri discendenti per lavare le nostre mani da questa guerra fratricida”.