“Io non mi sono inventato niente. I vaccini non li hanno sperimentati e li hanno messi in vendita così…”. Gianni Rivera non cambia idea sul vaccino e punge Roberto Burioni: la leggenda del calcio italiano in una puntata di Porta a Porta ha detto in maniera perentoria che non intende vaccinarsi. “Non ci penso proprio”, ha detto il Golden Boy del pallone tricolore.
A La Zanzara, rinnova il concetto. “Perfino Draghi ha detto che ci sono delle varianti che possono rendere inutili le vaccinazioni. I vaccini non li hanno sperimentati e li hanno messi in vendita così… Io non mi sono inventato niente, tanti virologi la pensano come me. Il problema è che non danno pubblicità a quelli che non la pensano come me. Molti virologi dicono che questi vaccini non sono stati sperimentati”, dice Rivera.
Quando gli fanno notare che le sue posizioni sono state stigmatizzate dal virologo Roberto Burioni, dice: “Non so nemmeno chi è. Io mi ricordo Buriani, che giocava con me… Si vede che è diventato popolare e ne ha approfittato. Non invitano quelli che la pensano come me. Nemmeno mia moglie si vaccina, la pensa come me. Ognuno alla fine si fa le proprie idee e le porta avanti. Io non vado negli assembramenti, sono tranquillo”, aggiunge.
A stretto giro, su Twitter, arriva il commento di Burioni. “Di un 78enne che non si vaccina contro Covid-19 sono evidenti due tratti del carattere: la dabbenaggine ma soprattutto il coraggio”, scrive Burioni. E a chi gli chiede perché dia peso alle parole di Rivera, risponde: “Perché è uno sportivo che tantissimi (me incluso) amano”.