(Adnkronos) –
In Niger sospese “tutte le istituzioni”, chiusi i confini e coprifuoco dalle 22 alle 5. L’annuncio è arrivato nella notte dal colonnello Amadou Abdramane dopo la situazione confusa di ieri a Niamey. “Le nostre forze di difesa e sicurezza – ha detto, affiancato da nove uomini in divisa, leggendo una dichiarazione sulla tv Rtn – hanno deciso di porre fine al regime che conoscete”. “Tutte le istituzioni” sono sospese, ha affermato.
Abdramane ha detto di parlare a nome del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp). Inizialmente non era chiaro, evidenzia l’agenzia Dpa, se stesse parlando a nome di tutto l’esercito dopo che ieri mattina la guardia presidenziale ha bloccato il presidente Mohamed Bazoum, eletto democraticamente e in carica dal 2021, nella sua residenza di Niamey.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato “con forza il cambio di governo incostituzionale in Niger” ed è “profondamente turbato per la detenzione del presidente Mohamed Bazoum e per la sua incolumità”. L’appello a “tutti gli attori coinvolti in questo atto deplorevole” è “a rilasciare il presidente con effetto immediato e senza precondizioni”.
Il segretario generale, ha proseguito il portavoce Stéphane Dujarric, chiede “di porre immediatamente fine a tutte le azioni che minano i principi democratici in Niger” e “sollecita tutte le parti ad astenersi dalla violenza e a rispettare lo stato di diritto”. Le Nazioni Unite, ha concluso, “sono solidali con il governo democraticamente eletto e la popolazione nigerina”.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha chiesto il “rilascio immediato” di Bazoum. “Chiediamo il rispetto immediato dello stato di diritto e della sicurezza pubblica”, ha detto ai giornalisti a Wellington durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Nanaia Mahuta.
“Siamo molto preoccupati per gli sviluppi in Niger – ha aggiunto – Ho parlato poche ore fa con il presidente Bazoum e ho chiarito che lo sosteniamo con forza come presidente democraticamente eletto del Paese”, ha aggiunto Blinken. Gli Stati Uniti, ha proseguito, condannano “qualsiasi tentativo di prendere il potere con la forza e di sfidare e sconvolgere l’ordine costituzionale”.