Decine di bambini sono morti o sono rimasti ustionati nell’incendio di una scuola oggi in Niger. I morti sono almeno 24 e gli ustionati 80 ha detto all’agenzia stampa Dpa il governatore regionale Chaibou Aboubacar, aggiungendo che le cause del rogo non sono ancora note. Ma un testimone citato da Radio Nagarta ha parlato di 80 bambini deceduti e 40 ustionati gravemente.
Le fiamme hanno distrutto tre classi della scuola Afn, un edificio di legno e paglia nel centro della città meridionale di Maradi, capitale economica del Niger. Sul posto sono intervenuti i pompieri, aiutati dalle forze dell’ordine e la popolazione locale.
Il Niger, con i suoi 25 milioni di abitanti, è uno dei paesi più poveri del mondo e ha fra i più bassi tassi di alfabetizzazione dell’Africa, secondo i dati dell’Onu. Le scuole sono insufficienti e spesso si tratta di costruzioni precarie di legno, paglia e lamiera. In alcune zone rurali, le lezioni si svolgono all’aperto, all’ombra degli alberi. L’anno scorso, 20 bambini sono morti nell’incendio di un’altra scuola a Niamey, la capitale. Le autorità avevano allora annunciato un piano di edilizia scolastica.