(Adnkronos) – “Noi abbiamo nella missione 1-2 del Pnrr un avanzo di circa 1,2 mld dovuto al fatto che il numero di unità abitative che doveva essere coperto dalla digitalizzazione delle aree grigie si è rivelato più piccolo di quello che si pensava perchè molti operatori hanno poi aggiornato i loro piani. Il nostro grosso problema è dal lato della domanda più che dell’offerta, una volta che il Pnrr coprirà al 2026 almeno una parte di connettività a banda ultra larga per gran parte del territorio. C’è infatti la nostra incapacità, da parte della pa ma anche dei privati, a usare le tecnologie digitali. E noi quindi chiediamo di usare questo 1,2 mld per rafforzare gli strumenti esistenti dal lato della domanda, in particolare sui costi di attivazione perchè abbiamo visto che anche nelle aree con tanta disponibilità di offerta la domanda non decolla”. Lo ha detto Antonio Nicita, responsabile Istituzioni, tecnologie e Pnrr del Pd, intervenendo al talk ‘La sfida digitale per la crescita dell’Italia’, organizzato dall’Adnkronos, in collaborazione con Sap Italia, tenutosi a Palazzo dell’Informazione a Roma, trasmesso on line su www.adnkronos.com e sui canali social del Gruppo.
Uno dei problemi è il costo fisso dell’attivazione della linea si aggira tra 100 e 200 euro e può essere un aspetto da finanziare. Noi proponiamo un fondo per la connettività digitale che in parte copra questi costi. E copra anche i costi del cablaggio verticale”, ha concluso.