In questo periodo di lockdown chissà quanti aspiranti sposi nel mondo hanno dovuto rimandare il fatidico sì a tempi migliori. E chissà quanti altri invece, snervati da una convivenza forzata h24, hanno rinunciato per sempre a condividere le quattro mura domestiche con un’altra persona.
Scherzi a parte, Andrew Cuomo, governatore dello Stato di New York, ha emanato un’ordinanza, dopo aver esteso il lockdown fino al 15 maggio, in cui viene decretato che ci si può sposare virtualmente. Su Zoom, Skype o qualsivoglia applicazione, la cerimonia avrà lo stesso valore legale dei matrimoni a cui siamo da tempo immemore abituati, quelli con le feste, i ricevimenti e le damigelle. Una sorta di matrimonio 4.0 non propriamente romantico, ma pratico. Lo scopo infatti, come si legge sul Corriere della Sera, è di snellire il lavoro delle anagrafi e consentire ai novelli sposi di unire le polizze sanitarie in un periodo di grave crisi economica.
“Non avete più scuse per non sposarvi”, ha scherzato Cuomo. Non solo New York, anche il Colorado, l’Ohio e gli Emirati Arabi hanno aperto ai matrimoni “online”. Per il viaggio di nozze si dovrà però aspettare.
Mario Bonito