“Amiamo il Nevada, questo è un posto magnifico”, raggiante, Donald Trump saluta così la terza vittoria consecutiva, dopo quelle nel New Hampshire e South Carolina, nelle primarie repubblicane. Pur essendo ancora provvisori, le percentuali parlano di una vittoria a mane basse: il front runner nei primi spogli ha ottenuto il 42,6% dei voti, distanziando Marco Rubio, al 25,1%, e poi Ted Cruz, 20,1%. Vittoria a parte, ciò che è emerso dagli exit poll è il grande senso di rabbia che il 57% degli elettori repubblicani ha mostrato nei confronti del governo federale. “Saranno due mesi straordinari, e potremo non avere bisogno neanche di due mesi, ad essere onesti”, ha poi dichiarato Trump nel discorso conseguente la vittoria in cui, tra laltro, ha affermato convinto di poter avere la nomination repubblicana in tasca in meno di due mesi. “Stiamo vincendo, vincendo, vincendo e presto il Paese comincerà a vincere, vincere, vincere. Abbiamo vinto tra gli evangelici, tra i giovani, i vecchi, quelli con un’alta istruzione, quelli con una bassa istruzione, ed io amo le persone poco istruite ha aggiunto il candidato – Lo sapete la cosa che mi fa più felice? L’aver ottenuto il 46% del voto ispanico, sono il numero uno con gli ispanici”, ha voluto sottolineare umiliando così i suoi avversari, Rubio e Cruz, entrambi di origine cubana. Poi Trump non ha esitato a criticare il presidente Obama per aver dichiarato di voler chiudere il carcere di Guntanamo. La promessa, in caso di elezione, non è solo di tenere attiva la prigione ma, anzi: riempirla di brutti ceffi”. Ora lattenzione si sposta al Super Tuesday, ovvero il prossimo martedì che vedrà votare congiuntamente i repubblicani di 11 stati. Trump è convinto: Mi aspetto numeri straordinari”.
M.