Scoperta a Nettuno una maxi frode fiscale da parte dei finanzieri che hanno sequestrato beni mobili e immobili, per un valore di circa un milione di euro, nei riguardi di 4 persone, indagate per occultamento e distruzione delle scritture contabili, omessa e infedele presentazione delle dichiarazioni annuali e falso materiale.
L’operazione è il frutto di copiose indagini su due società attive nel settore cartotecnico, sottoposte a verifica fiscale.
I militari hanno scoperto ben 21 lavoratori “in nero” (due dei quali percettori del “Reddito di Cittadinanza”), per i quali sono stati esibiti modelli UNILAV falsificati.
Dagli accertamenti svolti è emerso che i soggetti giuridici, intestati a “prestanome” ma gestiti di fatto da una donna della zona, hanno omesso di adempiere agli obblighi dichiarativi e al versamento di contributi previdenziali per oltre 400.000 euro.
Allo scopo di eludere il Fisco, una delle società è stata posta in liquidazione e l’attività è proseguita tramite un’impresa di nuova costituzione, che ha ereditato gli asset più redditizi.
Tutti elementi che hanno permesso di giungere al decreto di sequestro preventivo dei beni nella disponibilità degli indagati, tra i quali una lussuosa villa di Nettuno.