Non si sfugge: l’ispirazione è ancora una volta quella ‘Mocciana‘, scaturita nel tormentone ‘Tre metri sopra il cielo’: un amore adolescenziale – qui ambientato sulle animate coste riminesi – gli ombrelloni, il mare, i tuffi, la comitiva con le sue inevitabili caratterizzazioni, i primi baci e poi, sul più bello, il traumatico ritorno a casa all’insegna del ‘non sarà più tutto come prima’…
Il battage pubblicitario è già iniziato e, tanto per dare idea dell’entusiasmo ‘giovanile’ che ha accolto la lavorazione di ‘Summertime‘ (questo il titolo della serie tv che Netflix nel 2020 prevede di esportare in 190 paesi), subito i numeri da record che hanno accompagnato il casting, tenutosi in diverse località della costa Adriatica, che avrebbe richiamato qualcosa come oltre 2mila giovanissimi da tutt’Italia.
Con Lorenzo Sportiello e Francesco Lagi alla regia, dopo Ravenna e Cesenatico, l’ultimo ciak sarà poi battuto nella Capitale. Per garantire alla vicenda il giusto ‘intreccio’ in grado di dettare i tempi della serie (litigi, tradimenti, disgrazie, scherzi, risse, e quant’altro di immaginabile all’interno di una storia in green), sono al lavoro una squadra di autori, chiamati a buttar giù idee, dialoghi e sviluppi repentini.
Quanto al cast, l’unico volto noto, da ‘Sulla mia pelle‘, al momento figura soltanto quello di Andrea Lattanzi. La produzione indica poi tre esordienti: Amanda Campana, Alcia Ann, e Giovanni Maini.
Se tornerà sicuramente a parlare nel corso delle riprese nella Capitale e strada facendo. Ambire ad un mercato televisivo composto da 190 paesi, comporta infatti una promozione ‘martellante’: prepariamoci quindi con pazienza al ‘tormentone’…
Max