(Adnkronos) – “La condivisione del letto è uno dei fattori di rischio per quanto riguarda la morte improvvisa e inaspettata del lattante (da 0 a 12 mesi)”. Lo ha evidenziato Alessandra Bellasio, ostetrica e divulgatrice sanitaria su UniMamma.it, commentando il decesso di un neonato nel reparto di ginecologia dell’ospedale Pertini di Roma. L’ipotesi al vaglio della Procura è che la mamma si sarebbe addormentata durante l’allattamento schiacciando il piccolo.
“L’American Academy of Pediatrics, a questo proposito, raccomanda per il sonno del neonato un ambiente sicuro, per ridurre i pericoli. Nello specifico, attraverso le raccomandazioni del 2022, consiglia: il coricamento in posizione supina, l’uso di una superficie di riposo solida e non inclinata, la condivisione della stanza ma non del letto, evitare il surriscaldamento e l’utilizzo di lenzuola morbide che potrebbero ostruire le vie respiratorie. È dunque consigliabile – suggerisce l’ostetrica – idealmente per i primi sei mesi, che i neonati dormano nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata e adeguata all’età e alle dimensioni del piccolo. Bisogna considerare che l’ente americano si è espresso come rispettoso della necessità o della scelta genitoriale di condividere il letto con il bambino ma, sulla base dei dati disponibili, non raccomanda questa pratica in nessuna circostanza”.
“Come nella situazione verificatasi a Roma, la condivisione del letto può avvenire involontariamente se i genitori si addormentano mentre alimentano il bambino, o in momenti di particolare stanchezza. Soprattutto nei bambini con meno di 4 mesi è, dunque, fondamentale che i genitori siano particolarmente vigili per evitare colpi di sonno – conclude – A questo proposito è fondamentale ribadire l’importanza di una rete di supporto attorno a chi accudisce un neonato, dal momento che, in una fase così delicata, la stanchezza può prendere il sopravvento in ogni momento”.