Si era presentata in ospedale denunciando che la neonata in gravi condizioni che aveva tra le braccia, nata poco tempo prima nella sua casa di Acilia, le era caduta. I medici, ormai ‘rodati’ da decine di casi di maltrattamenti, hanno ritenuto da subito che le gravi ferite accertate sul corpicino della bimba, sarebbero compatibili ‘anche’ con delle percosse. Sono stati così convocati subito i carabinieri, che hanno informato la Procura d Roma del caso, sul quale si sta ora indagando.
Nel frattempo la trentenne di origine svedese, che aveva affermato di non sapere di essere incita fino al momento del parto, è stata messa ‘precauzionalmente’ ai domiciliari. Pochi minuti fa invece la triste notizie: la bimba non ce l’ha fatta ed è morta.
Max