L’intestazione della sim trovata nel cellulare, ed un tatuaggio sulla schiena confermerebbero che potrebbe trattarsi di un transessuale 32enne scomparso diverso tempo fa. Purtroppo però quel corpo ripescato dalle acqua limacciose del lago di Nemi è styato in acqua per troppi giorni, e dunque ora sarà compito del medico che eseguirà l’autopsia, e dell’esito dell’esame del dna a poter indicare precisi dettagli sulla morte e l’identità della persona ripescata a pochi metri dalla riva. A notarlo era stato un pescatore, che ha subito avvisato i carabinieri della compagnia di Velletri, poi raggiunti dal nucleo investigativo di Frascati.
M.