NELL’ULTIMO TRIMESTRE LIEVE CRESCITA DELL’OCCUPAZIONE: +79MILA POSTI

In ambito economico, una nota positiva giunge stamane dall’Istat che ha reso nota la crescita registrata dal Pil nel trimestre (0,4% in termini congiunturali, e l’1,7% su base annua), dall’Italia. La buona notizia è data dal fatto che l’aumento del Pil traina automaticamente anche il mercato del lavoro che, infatti, nel terzo trimestre di quest’anno è cresciuto del +0,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. Diciamo però che mediamente tutti i paesi dell’eurozona – rispetto al trimestre precedente – hanno segnato il +0,6%, e un +2,5% rispetto al trimestre dell’anno precedente. Sono state l’industria e le costruzioni ha ’tirare la carretta’, dando respiro alla crescente espansione del sistema produttivo, che ’colleziona’ un aumento delle ore di lavoro dello 0,7% sul trimestre precedente, e del 2,4% su base annua. Nello specifico, in questo terzo trimestre l’offerta di lavoro traspare attrraverso la nuova crescita congiunturale (+79mila, 0,3%) conseguente all’incremento dei dipendenti (+101mila, +0,6%), realtivi al tempo determinato, a fronte della stabilità del tempo indeterminato. Va invece male per gli indipendenti, che segnano un bruto -22mila, pari a un -0,4%. Premesso che riguarda sia uomini che donne (queste ultime più numerose nel Mezzogiorno), cresce dunque il tasso di occupazione: + 0,2 punti rispetto al trimestre precedente, toccando un incoraggiante al 58,1, che equivale a un incremento di 303mila nuovi occupati – +1,3% – soprattutto a termine, (+2,3%), rispetto al -1,8% rappresentato dagli indipendenti. La buona notizia, sottolinea l’Istat, è che torna crescere l’occupazione per i giovani 15-34 anni, e il relativo tasso di occupazione, sia in termini tendenziali sia congiunturali. Di contro, per quel che riguarda la disoccupazione, prevale la stabilità (anche per la platea degli inattivi 15-64 anni), con l’11,2% nel terzo trimestre, rispetto al precedente e, a -0,4 punti, in confronto ad un anno prima.
M.