Cresce la posizione di Milano-Bicocca nella classifica mondiale delle università nate da meno di 50 anni. Nella classifica “The Young University Rankings 2021” appena pubblicata, l’Università milanese si posiziona al 74esimo posto nel mondo. L’Ateneo avanza di nove gradini rispetto al 2020, quando occupava l’83esima posizione, a fronte di un aumento degli atenei censiti che passano da 414 dello scorso anno ai 475 del 2021.
Nella classifica mondiale delle giovani università, quelle nate dopo il 1971, cresce dunque il punteggio complessivo dell’Università di Milano-Bicocca che passa dai 46,2 punti del 2020 ai 48,8 di quest’anno. A livello italiano, complessivamente l’Ateneo si posiziona quarto, mentre sale sul primo gradino del podio in due aree disciplinari, Sociologia e Formazione, e al terzo posto nel parametro “Citations”, relativo all’influenza della produzione scientifica.
Gli indicatori di performance utilizzati sono in tutto 13, raggruppati in cinque aree con pesi differenti: insegnamento (ambiente di apprendimento); ricerca (volume, reddito e reputazione); citazioni (influenza della ricerca); prospettiva internazionale (personale, studenti e ricerca) ed entrate dalle aziende (trasferimento delle conoscenze). Nel dettaglio, il rating dell’Università di Milano-Bicocca fa registrare performance di crescita negli indicatori relativi all’insegnamento (+4 punti), alla ricerca (+2 punti) e nelle citazioni (+2 punti).
“Il buon piazzamento conseguito in uno dei più prestigiosi ranking internazionali ci rende soddisfatti e ci sprona a fare sempre meglio – dichiara la rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni – Si tratta di una graduatoria importante per il nostro ateneo. La classifica fotografa le giovani università come la nostra, con i suoi 23 anni di storia, che si confrontano con gli atenei storici sul piano della qualità accademica e scientifica”.
“Dopo il risultato conseguito recentemente nel QS ranking – prosegue Iannantuoni – in cui il nostro ateneo è passato dalla fascia 521-530 alla 450esima posizione, ottenendo il miglior risultato in ambito nazionale nel criterio che misura l’impatto della ricerca, anche in quest’occasione si conferma l’elevato livello della nostra produzione scientifica sia in termini qualitativi, sia quantitativi”.
“Siamo orgogliosi dell’ottima performance del nostro Ateneo – commenta Guido Cavaletti, prorettore alla Ricerca di Milano-Bicocca-. La crescita dei punteggi relativi alla ricerca e all’insegnamento ci ha permesso di scalare ben nove posizioni e ottenere un buon piazzamento in ambito nazionale e internazionale nel panorama delle giovani università. L’elevato livello della ricerca, che si conferma un nostro punto di forza, è supportato dagli importanti investimenti di Milano-Bicocca in termini di infrastrutture e capitale umano”.