Tra le ‘varie’ del quale si comporrà l’ennesimo Dpcm che, ad ore, il premier si aggiunge a comunicare, c’è grande attesa anche in merito al cosiddetto Dl ristori bis il quale, a quanto sembra dovrebbe attestarsi all’incirca su una nuova ondata da 2 miliardi di euro. Fondi in parti derivanti sommando i saldi della Nadef (più o meno 1 mld), ad altri avanzi di bilancio 2020, considerando un ulteriore balzo della dotazione finale, sul miliardo e mezzo inizialmente calcolato.
A riprova dello sforzo che si sta facendo per andare incontro alle esigenze delle varie attività produttive in emergenza, intanto al Mef si continua a lavorare senza sosta, proprio per classificare i rispettivi per ciascuna regione. Anche perché stavolta, promette l’imminente Dpcm, alcune aree subiranno un lockdown totale.
In tutto ciò consola sapere che, nonostante lo stanziamento – l’ennesimo – al momento non è previsto nessuno scostamento di bilancio. Un vero e proprio esercizio matematico, quello che sta impegnando il Mise, che lavora ad un meccanismo flessibile e diversificato, così da poter essere adottato sia a vantaggio delle cosiddette realtà produttive delle zone rosse-filiere colpite e, al tempo stesso, riuscire a disegnare una precisa mappatura – soggetta a variazioni – strettamente correlata all’evoluzione del contagio.
Max