Quando, pochi anni fa, il centrodestra propose qualcosa di simile successe il finimondo, la parola più gentile incassata fu ovviamente ‘fascisti’.
Poi però le cose cambiano, l’indulgenza fine a se stessa non paga ed, ora, davanti ai continui sbarchi di natanti che giungono sulle nostre coste con cittadini extracomunitari postivi al Covid-19 (come nel caso dei 28 positivi sbarcati a Roccella Jonica, in Calabria), ecco spunta l’idea delle ‘navi quarantena’.
Immigrati e Covid: il filtro delle ‘navi quarantena’
In sostanza, domani dovrebbe partire la procedura d’urgenza che (coinvolgendo sia il Viminale, che il ministero dei Trasporti), consentirà a specifici navi di fungere da ‘filtro’: monitoreranno i nuovi arrivati e, laddove presenti, terranno in isolamento gli eventuali positivi, così da escludere a monte il possibile ‘passaggio’ della virulenza ai residenti dei porti maggiorenne interessati dagli sbarchi.
Navi quarantena: poco redditizie per gli armatori
Tuttavia non è comunque detto che questa nuova iniziativa del governo riesca a trovare disponibilità da parte degli armatori. Stando infatti al ‘prezzario’ inizialmente stabilito a livello istituzionale, il rischio, spiegano le stesse fonti, è che l’offerta lanciata dal governo potrebbe anche andare malissimo, a fronte del rapporto spese/guadagno che gli armatori dovrebbero affrontare. Ad ogni modo domani la procedura dovrebbe partire…
Max