La nave incagliata nel canale di Suez potrebbe essere ‘liberata’ in giornata. Il portacontainer Ever Given è bloccato nello stretto da martedì e i tentativi per risolvere la situazione proseguono. Stando alle ultime notizie le operazioni, che vedono coinvolti nove rimorchiatori, sono iniziate dopo la conclusione degli interventi di dragaggio sotto la prua della nave battente bandiera panamense, come ha confermato il capo della Suez Canal Authority (Sca), l’ammiraglio Osama Rabae.
L’esito delle manovre dipende da “vari fattori, in particolare la direzione del vento e delle correnti”, ha aggiunto in una dichiarazione diffusa nelle ultime ore in cui viene ribadita la complessità delle operazioni. La Ever Given blocca più di 200 navi cargo che sarebbero dovute passare dal Canale di Suez, secondo i dati del giornale Lloyd’s List. Si stimano perdite per 9,6 miliardi al giorno. Ieri Yukito Higaki, presidente della compagnia Shoei Kisen Kaisha, ha fatto sapere che le squadre sul posto sperano di poter ‘liberare’ la portacontainer in giornata, nella serata ora di Tokyo, come ha scritto il giornale Asahi Shimbun. Higaki ha precisato che “la nave non sta imbarcando acqua” e “una volta disincagliata sarà in grado di navigare”.
Gli Stati Uniti, preoccupati per l’impatto del blocco del Canale di Suez sui mercati, hanno offerto assistenza all’Egitto “per riaprire il canale”. Si è fatta avanti anche la Turchia, che punta a rilanciare i rapporti con l’Egitto dopo le forti tensioni seguite alla destituzione nel 2013 del presidente egiziano Mohamed Morsi, espressione dei Fratelli Musulmani.