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Natale in sobrietà: ben 7 italiani su 10 concordano con la linea del governo. Uomini più prudenti delle donne

Onestamente, con il dolore quotidiano che ci circonda, con l’artigiano od il negoziante sotto le nostre case alla canna del gas, stare a disquisire sul cosa poter fare o meno in occasione del Natale, è quasi paradossale. Ma purtroppo ormai ‘la chiacchiera’ ha preso questa piega e, come fingessimo che nulla stia accadendo, vediamo realmente cosa ne pensano gli italiani. O meglio, quale è la loro percezione del momento, rispetto all’idea di ‘dover’ trascorrere’ le festività ‘sobriamente’, sono tono.   

‘Natale sobrio: sette italiani su 10 sono in linea con il governo

E allora, ‘rassegnati’ ad un Natale senza le lunghe tavolate, ed orfani di allegri veglioni, sembrerà incredibile ma, ben sette italiani su dieci, sono assolutamente fedeli alla linea dettata dal governo: meglio evitare facili occasioni di contagio, piuttosto che stare a ‘gozzovigliare come se non ci fosse un domani’.

Questo in sintesi, quanto emerge da un apposito sondaggio condotto da Emg-Acqua/Adnkronos (nota agenzia di stampa).

Un sondaggio ovviamente condotto rappresentativamente rispetto alla popolazione italiana (ovviamente maggiorenne), divisa per età sesso, regione, e classe d’ampiezza demografica dei comuni.

Realizzato lo scorso 23 novembre, attraverso il sistema della ‘rilevazione telematica su panel’, il campione è stato formato da 1321 casi, per 2mila contatti, con un tasso di risposta del 66%; rifiuti/sostituzioni 679 (tasso di rifiuti 34%).

‘Natale sobrio’: uomini più prudenti delle donne. Il 90% degli over 55 concorda

Entrando nello specifico, una delle domande affermava: “Per l’emergenza Coronavirus il governo sta pensando ad un Natale più sobrio: niente cenoni, tavolate e veglioni. Lei è d’accordo?”. Ebbene, se il 33% ha risposto ‘molto d’accordo’, il 36% si è detto ‘abbastanza d’accordo‘. Questo a riprova che, il 69% degli italiani, è perfettamente in linea con una condotta all’insegna cautela.

Soltanto il 14% del campione intervistato si è professato ‘poco d’accordo‘, ed il 5% ‘per nulla‘ (non ha invece voluto rispondere il 12%).

Riguardo poi al sesso, gli uomini (78%), hanno mostrato più ‘prudenza’ rispetto alle donne (61%).

Ovviamente, rispetto al ‘sacrificio’, molto incide la rappresentativa generazionale infatti – nella fascia tra i 18 e i 34 anni – soltanto il 33% si è detto disponibile ad accettare le ‘restrizioni’.

Salendo co gli anni è invece tutto più ‘naturale’: fra i 35 ed i 54 anni il 66% si è dischiarato favorevole, per arrivare al 90% rappresentato dalla forbice degli over 55enni.

‘Natale sobrio’, il Centro lo condivide, il Nord-ovest e le Isole molto meno

Infine, su quale area geografica del Paese ha fatto meno fatica ad accettare un ‘Natale sobrio’, il 74% risiede al Nord-est, il 76% al Centro, il 71% al Sud. Meno convinti invece sia il Nord-ovest, che le Isole, entrambi al 62%.

Max

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Max Tamanti