A Natale si può, la formula cambia ancora. Anche se non troppo. Anche il premier Conte ha aperto alla possibilità di spostamenti tra Comuni, anche se precisa “non può saltare il piano complessivo, se salta l’equilibrio rischiamo di far scatenare una terza ondata del contagio e non possiamo permettercelo”.
Il presidente del Consiglio in conferenza stampa da Bruxelles ha però aperto alla possibilità di spostarsi tra Comuni nei giorni di festa: “Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui Comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto – ha detto – Ovviamente il Parlamento è sovrano. Ma serve grande cautela in qualsiasi eccezione”.
Il trattamento univoco riservato ai Comuni – grandi e piccoli – ha generato polemiche nei giorni scorsi “si crea un problema oggettivo, perché è chiaro che chi è in un grande comune e ha anche la fortuna di avere parenti ha la possibilità di muoversi e pranzare insieme, mentre chi vive in paesini più piccoli può avere difficoltà“, ha ammesso Conte.
“C’è grande sensibilità parlamentare su questo, non siamo contenti di introdurre misure –continua il premier-. Non possiamo consentire in quei giorni che ci siano occasioni di convivialità, dobbiamo mantenere queste restrizioni. Se poi il Parlamento vuole introdurre qualche eccezione per i comuni più piccoli ci confronteremo e torneremo su questo punto. Certo, non c’è molto tempo e posso dire che anche per qualsiasi misura che possa fornire un’eccezione raccomando grande cautela e attenzione”, ha concluso Conte.