Eccoli finalmente i ‘giorni in nero’ così come stabilito dal vertice che ha visto il premier Conte a confronto con i capi delegazione della maggioranza. In merito alla ‘stretta’ da adottare in questi giorni di festività natalizie (compresi i primi del 2021), per contrastare questa tenace recrudescenza di contagi.
Dunque, dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi resteremo ‘tutti dentro’. Così come, il 28, il 29 ed il 30 dicembre, dove abbiamo però qualche possibilità di movimento in più, come in una sorta di ‘zona arancione’.
Ma non illudiamoci, le ‘concessioni’ sono davvero ridotto all’osso: il coprifuoco in qui giorni dovrebbe comunque scattare dalle 20.
Sarebbe stato lo stesso Conte ad imputarsi, rispetto alla possibilità di concedere invece un po’ di ‘respiro’ – pensando ai più piccoli – chiedendo di escludere almeno i giorni dell’Epifania e della vigilia dalle restrizioni.
“Purtroppo non possiamo rischiare – avrebbe affermato Conte – che si creino occasioni di festa e di convivialità”.
Tuttavia, dal vertice sarebbe emersa, riguardo alle feste, la possibilità di spostarsi per visitare i parenti più stretti, purché a farlo siano soltanto due persone ma, concessione che restituisce ‘speranze’ alle famiglie, il fatto che gli under 14 sono esclusi dal conteggio. Dunque per i cari nonni si materializza seriamente la possibilità di poter finalmente ‘rivedere’ ( a distanza di un metro e con la mascherina) gli amati nipotini.
Ad ogni modo, come spiega la bozza: ”Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.
Max