Intendiamoci, come risaputo da millenni ci troviamo su un’area ad alta densità sismica, e dunque assestamenti ed attività legate alle ‘erosioni’ del sottosuolo qui sono una costante. Tuttavia, quando una delle migliaia di scosse che annualmente accompagnano l’attività del Vesuvio supera determinati punti di magnitudo, diviene subito notizia. Così come accaduto intorno all’1.17 della scorsa notte quando, i residenti dell’area compresa tra Napoli e Pozzuoli, hanno sentito distintamente la scossa di magnitudo 2.8, che poi l’Osservatorio Vesuviano (dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha localizzato a 2 km di profondità. Ovviamente, e fortunatamente, non sono stati registrati danni a cose o persone.
Max