Il gip di Napoli, ha rinviato a giudizio, per omicidio e disastro colposi, un funzionario comunale, un vigile del fuoco e un agente della polizia municipale. Secondo la Procura partenopea sono i responsabili della morte di Cristina Alongi, 44 anni, morta schiacciata a via Aniello Falcone a Napoli il 10 giugno del 2013 da un pino caduto sulla carreggiata mentre passava con la sua Panda. Per l’accusa “a causa della negligenza e dell’inosservanza delle norme” sarebbe stato determinato “un sistematico e diffuso difetto di cura di alberi piantati in varie parti della citta’”. In particolare il pino marittimo di via Aniello Falcone era motivo di “palese diffusivita’ di pericolo per l’incolumità delle persone”. A pesare sul rinvio a giudizio la segnalazione, fatta dal titolare di un bar ai vigili del fuoco del rischio di caduta del pino due settimane prima dell’incidente, e da questi trasmessa alla polizia municipale che avrebbe dovuto contattare il servizio Parchi e Giardini del comune di Napoli. Il processo per i tre imputati partirà il prossimo 13 marzo davanti al giudice monocratico del tribunale di Napoli Miraglia del Giudice.