Home ATTUALITÀ Nadef 2021, via libera del Cdm: ecco la bozza

    Nadef 2021, via libera del Cdm: ecco la bozza

    Il Consiglio dei ministri ha appena approvato la Nota di aggiornamento al Def. Lo riferiscono fonti di governo presenti alla riunione. Ecco la bozza approvata in Cdm. 

    “L’obiettivo che il Governo si è dato di vaccinare l’80 per cento della popolazione sopra ai dodici anni con doppia dose sarà conseguito nei prossimi giorni; oltre l’83 per cento degli italiani over 12 ha già ricevuto almeno una dose vaccinale e a più del 6 per cento è già stata somministrata una terza inoculazione di richiamo. A inizio estate si è assistito ad una ripresa dei contagi da Covid-19, anche per via della diffusione della variante Delta del SARS-Cov-2, più contagiosa. Tuttavia, nel mese di settembre la ‘quarta ondata’ dell’epidemia ha rallentato, e gli ultimi dati indicano meno di 40 contagi alla settimana per 100 mila abitanti”, si legge nella premessa che accompagna la Nota di aggiornamento del Def. 

    Dalla metà del prossimo anno, grazie al ritorno graduale ai ”normali livelli di apertura nelle attività sociali, culturali e sportive” sarà possibile raggiungere ”il livello di pil trimestrale precrisi entro la metà del prossimo anno”. Da quel momento ”comincerà la fase di vera e propria espansione economica, che porterà la crescita del pil e dell’occupazione nettamente al disopra dei ritmi registrati nell’ultimo decennio”, quanto si legge nella bozza. 

    Il superbonus al 110% è stato confermato. “Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 – si legge nell’introduzione della Nadef – consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI e agli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Si sarà inoltre in grado di attuare la riforma degli ammortizzatori sociali e un primo stadio della riforma fiscale. L’assegno unico universale per i figli verrà messo a regime”, recita la bozza.