Anna Netrebko, acclamata da anni nei più importanti teatri lirici del mondo, è ormai una diva, inserita anche dal Time Magazine nella lista delle 100 persone più influenti del mondo. Salita sul podio dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’Auditorium Parco della Musica, ha interpretato le arie più famose del Macbeth verdiano (Preludio e Coro delle streghe; “Nel dì della vittoria”; Ballabili “Patria oppressa”; “Vegliammo invan due notti”). Per il suo timbro dalla purezza incredibile e la sinuosità della sua presenza scenica, il soprano russo è stato definito dai critici l’ “Audrey Hepburn della voce”. A dirigere l’orchestra è stato Antonio Pappano, con il quale Netrebko ha già lavorato, realizzando in particolare moltissime registrazioni discografiche (dallo Stabat Mater di Rossini e di Pergolesi al War Requiem di Britten). Nella seconda parte di questo concerto romano (replicato lunedì 22 alle 20.30) si potrà apprezzare Netrebko in due dei suoi cavalli di battaglia: la “Canzone alla luna” dalla Rusalka di Dvorak e l’appassionato lied Cacilie di Strauss. In programma anche l’Ouverture dell’Otello di Dvorak e il Till Eulenspiegel di Strauss.